Manola Micalizzi voce e percussioni brasiliane
Simona Di Gregorio voce e organetto
Pasqualino Cacciola mandolino, banjolino, tamburello siciliano
Cristian Ferlito chitarra 7 corde, cavaquinho
Alessandro Baldi chitarra classica
Salvatore Assenza clarinetto
Marcello Leanza flauto traverso
Alessandro Calì percussioni brasiliane
Serena Giordano percussioni brasiliane
Il progetto di Sonu Bandido è di fare rincontrare delle musiche cugine separate da tanto tempo.
Nel XIX secolo in tutta Europa e nelle colonie erano diffuse le stesse forme di danza sia nelle corti regali che nelle feste popolari: polke, mazurke, valzer, contraddanze si sono diffuse per i continenti mantenendo nel corso dei decenni delle caratteristiche comuni e sviluppando delle proprie peculiarità secondo il gusto delle diverse comunità: la polka in brasile ha incontrato i ritmi africani e si è trasformata in “ choro”; alcuni strumenti come il mandolino e l’organetto sono utilizzati sia in Sicilia che in Brasile, altri hanno preso forme e tecniche diverse (tamburello siciliano e pandeiro); altri ancora sono caratteristici di una sola tradizione (il flauto traverso in Brasile, i flauti di canna o ottone in Sicilia).
Il risultato finale è che, soprattutto grazie alla diffusione delle riviste, questa tradizione musicale si è più volte rimescolata.
Continuare a rimescolare ci sembra un buon modo per divertirsi e per ricordare quanto l’umanità non possa vivere senza l’incontro e lo scambio. E, soprattutto, senza suonare e ballare.
Il progetto prevede una formazione variabile: come in una roda di choro o in un’orchestrina in sala da barba, è possibile l’avvicendamento o l’inserimento di strumenti e musicisti su una formazione base di cinque elementi.
Il repertorio include brani di Jacob do Bandolim, Waldir Azevedo, Pixinguinha, Luiz Gonzaga, Giovanni Gioviale, Antonino Montecassino, Santo “Pani Schittu” e brani tradizionali di autori sconosciuti.