Emanuele Bultrini Chitarre
Peppe D’argenzio Sassofoni
Duilio Galioto Pianoforte e Tastiere
Ernesto Lopez Maturell Voce, Batteria
Carlos Paz Duque Voce, Flauti Andini
Pino Pecorelli Basso Elettrico
Kaw Diali Madi Sissoko Voce, Kora
Ziad Trabelsi Oud, Voce
Quando l’OPV lavora alla scrittura di una canzone, pensa naturalmente a come funzionerà sul palco. È sul palco che questo gruppo si è formato, è cresciuto ed ha costruito il proprio linguaggio variando, nei suoi 17 anni di attività, dimensioni, strumentazione e linguaggi.
Negli ultimi anni, accanto alle produzioni di natura più teatrale, come “Il Flauto Magico”, “Don Giovanni”, “il Giro del Mondo in 80 minuti”, “Carmen” e il “Credo”, che hanno portato l’Orchestra a esibirsi con fortuna nei teatri più prestigiosi in Italia e in Europa, è nato un organico più tascabile, voglioso di sperimentare dal vivo le nuove composizioni nate in sala prove, e composto principalmente dai cantanti e dal cuore ritmico del gruppo.
Gli otto musicisti sono autori e primi interpreti di queste canzoni, che spesso parlano di loro e che assomigliano a loro.
L’Orchestra si è sempre basata su due aspetti fondamentali: il Viaggio e l’Incontro. Il viaggio dei musicisti dalla terra nativa verso Roma. L’incontro dei musicisti e dei loro repertori. Il viaggio dell’Orchestra per strade nuove, spesso in tour in Italia e nel mondo. Nel corso di un viaggio i luoghi cambiano, ma anche i viaggiatori. Le numerose performance live negli anni hanno aiutato i musicisti a conoscersi e capire se stessi come artisti, definendo le musica dell’Orchestra e allargando il suo repertorio. Lo scrittore Jean Genet diceva di sentirsi vivo solo quando incontrava altre persone. E’ questa l’idea su cui si fonda l’Orchestra di Piazza Vittorio. Nel tempo ogni elemento ha cambiato il proprio modo di pensare alla musica lavorando insieme per lo stesso obiettivo, cercando di dare vita volta per volta a qualcosa di nuovo, come nel caso dell’Ottetto. Ognuno di loro ha avuto la capacità di definire se stesso musicalmente attraverso la propria cultura e differenza artistica. Il repertorio presentato dall’Ottetto è il risultato di questi anni passati a suonare insieme, in una costante rielaborazione del materiale musicale, qui proposto in forma più essenziale, restituendo all’ascoltatore le emozioni e le sensazioni che i musicisti provano quando una canzone di un singolo musicista diventa la canzone di tutti i musicisti dell’Orchestra.