Definito al Womad di Peter Gabriel “il nuovo avventuroso suono della Sicilia”, il gruppo catanese da oltre dieci anni sperimenta l’utilizzo in chiave contemporanea di strumenti tradizionali e testi in lingua siciliana, facendoli incontrare con il calore delle tradizioni musicali africane, e con la profondità del didjeridoo australiano, e creando uno straordinario impasto poliritmico e multiculturale che fa ballare e riflettere il pubblico di ogni età e latitudine con i suoi “suoni antichi per musica futura”.