L’idea della musica come ponte culturale, che collega la Sicilia con le diverse sponde del Mediterraneo e del mondo, è quella che anima dal profondo il Marranzano World Festival.
Il titolo della manifestazione, con il suo riferimento ad uno specifico strumento, non deve ingannare, dal momento che il marranzano non è soltanto uno dei più rappresentativi strumenti fortemente radicati nella tradizione musicale della Sicilia, ma anche e soprattutto una metafora per tutto ciò che, pur essendo tipicamente siciliano, si proietta in uno spazio di relazioni culturali internazionali; per tutto ciò che, pur avendo radici antiche, si protende verso il futuro.
Così come il marranzano anche il tamburello, sul quale si concentra questa seconda edizione del festival, è uno strumento tipicamente siciliano, che però esiste in una grande varietà di forme e modelli in moltissime culture tradizionali in Italia, in Europa, in Asia e nell’intero pianeta. Testimone di una “globalizzazione” molto antica, il tamburello è quindi simultaneamente un simbolo della nostra tradizione locale e un possibile veicolo di interconnessione globale.
La necessità di riscoprire e valorizzare il patrimonio musicale della tradizione siciliana non in chiave localistica, ma come strumento di viaggio in un percorso di conoscenza e tolleranza interculturale, sta alla base del progetto culturale Marranzano World Festival, volto a creare un punto d’incontro e di riferimento per il mondo degli strumenti musicali popolari in Sicilia, nonché per la musica, le arti e le tradizioni culturali siciliane in generale. Per valorizzare e favorire la riscoperta delle nostre antiche radici culturali e simultaneamente svelare, attraverso la storia degli strumenti musicali, connessioni profonde con altre culture e tradizioni di popoli più o meno lontani
Il programma del festival, allegato in versione dettagliata, è ricco di importanti ospiti locali, nazionali ed internazionali, e comprende una conferenza etnomusicologica sulla storia e l’antropologia dei tamburi a cornice, una mostra di strumenti musicali, un ciclo di laboratori musicali pratici e diversi concerti. Iniziative che si rivolgono ad un pubblico ampio e differenziato, e che permetteranno di scoprire l’insospettabile varietà e ricchezza del mondo sonoro racchiuso tra cianchi di lignu e panza di peddi.
Visto il grande successo della scorsa edizione, che in modo analogo ha svelato la ricchezza delle potenzialità musicali del marranzano e degli scacciapensieri, anche quest’anno un concerto (il 24 aprile) sarà interamente dedicato a questi strumenti e alle tradizioni musicali dell’estremo oriente, con la partecipazione di virtuosi provenienti da Sicilia, Germania e Giappone.
In occasione del festival sarà organizzata anche una mostra di strumenti musicali; una panoramica sugli strumenti musicali popolari in Sicilia e sugli oggetti sonori del mondo tradizionale e contadino (traccole, campanacci, giocattoli sonori), ma anche su tamburelli e tamburi a cornice provenienti dalla Sicilia e da tutto il mondo.
L’esposizione, ravvivata dalle quotidiane sedute dei laboratori musicali, si terrà nel ventre delle antiche cucine del Monastero dei Benedettini, sede molto suggestiva che permette di leggere uno spaccato della storia geologica della città, e costituisce in sé un ulteriore motivo d’interesse per i visitatori.
All’allestimento della mostra, costituita principalmente dalla collezione di Fabio Tricomi, ha collaborato il Museo Archeologico Regionale di Agrigento con un supporto iconografico sugli strumenti musicali raffigurati nelle ceramiche attiche e magnogreche del VI-III secolo a.C.
Il tamburello: storia, antropologia ed attualità di un antico strumento musicale
TAVOLA ROTONDA
Interventi di Nico Staiti, Layne Redmond, Angela Bellia e Leo Tadagawa.
Inaugurazione della mostra di strumenti musicali, concerto ed aperitivo
OPENING
In collaborazione con l’Università di Catania, Circuiti Culturali
Raduno
TAMBURELLISTI SICILIANI
Open Stage e concerti
Layne Redmond (USA)
TrizziRiDonna (Palermo)
Paolo Cimmino (Salerno)
IpercusSonici (Catania)
In collaborazione con Ass. Linera in Movimento
Raduno
TAMBURELLISTI SICILIANI
OPEN STAGE
CUORE TAMBURO
di Massimo Laguardia (Palermo)
con la partecipazione di Millenaria Tammura
Concerto
PINO ZIMBA e ZIMBARÌA (Salento, Puglia)
Sicilia incontra il mondo
FRAMES WITHOUT BORDERS
Fabio Tricomi (Catania)
Bijan Chemirani (Iran)
Glen Velez & Lori Cotler (USA)
Alfio Antico (Siracusa)
All’interno della rassegna Lo sguardo dell’altro – Dialoghi tra culture
PERCUSSION ENSEMBLE WORKSHOP
condotto da Glen Velez (USA)
MARRANZANite
Fabio Tricomi (Catania)
Gert Conradt (Germania)
Leo Tadagawa (Giappone)
Marranzano Matto (Sicilia)
I laboratori musicali sono il cuore dell’intero programma del festival.
Un fitto calendario di workshop e masterclass che attira nella nostra città un pubblico di musicisti provenienti da tutta la Sicilia, dall’Italia e da diversi Paesi Esteri.
I laboratori creano l’occasione per uno scambio pratico e concreto tra gli ospiti stranieri e quelli locali. Permettono al pubblico di sperimentare e sedimentare contenuti culturali e musicali in un incontro intimo con gli artisti, e lasciano alla città un patrimonio di competenze pratiche che vivono nelle esperienze future di tutti i partecipanti.
Il programma dei laboratori di quest’anno copre le principali tradizioni esecutive di tamburello e tammorra dell’Italia Meridionale, indissolubilmente legate ai repertori di danza tradizionale delle regioni di riferimento.
Non a caso dunque i tre laboratori curati da Fabio Tricomi e Ivan Calì per la Sicilia, da Ciro di Gennaro e Paolo Cimmino per la Campania, e da Pino Zimba e Zimbaria per il Salento, prevedono due incontri ciascuno dedicati rispettivamente alle tecniche esecutive tradizionali sui tamburi a cornice e alle danze tradizionali come ballittu, tarantella, tammurriata e pizzica.
Il laboratorio di Bijan Chemirani sarà una introduzione alla raffinata arte percussiva della musica classica persiana su Zarb e Daf, mentre quello di Layne Redmond approfondirà il profondo e millenario legame tra tamburi a cornice e contesti rituali e terapeutici. Paolo Cimmino presenterà il suo personale studio sull’appplicazione al tamburello della ritmica indiana di tradizione Karnatica.
I workshop di Alfio Antico e di Glen Velez con Lori Cotler saranno infine occasione per avvicinarsi alle personali elaborazioni tecniche condotte da questi grandi virtuosi, e si configurano come masterclass per un pubblico più esperto.
Informazioni sul Festival
e sulle attività parallele:
info@marranzanoworldfest.org
Produzione e direzione artistica
MoMu Mondo di Musica
info@mondodimusica.it
www.mondodimusica.it
Produzione esecutiva e amministrazione
Associazione Musicale Etnea
info@ame.ct.it
www.ame.ct.it