Casa Munnu

Casa Munnu è l’ultima racconta di racconti poetici di Biagio Guerrera – poeta e cantore catanese amato da Andrea Camilleri – pubblicata dalla casa editrice Mesogea nella primavera del 2021. È un libro che accoglie sotto il tetto trasparente e stellato di una Casa-Mondo un microcosmo di voci che parlano, sussurrano, cantano, rigorosamente in dialetto siciliano, lingue e passioni del mondo che abitiamo. Ma Casa Munnu è anche un progetto itinerante di concerto/recital che si può avvalere di volta in volta della collaborazione di amici cantanti e musicisti. Casa Munnu è una casa aperta, spalancata al vento, al sole, alla pioggia, al mare d’inverno, al cielo stellato, ai campi della Sicilia interna. Casa Munnu è una casa ospitale, aperta agli amici, agli animali, c’è un’atmosfera familiare, vino, canzoni, odore di cibo buono. Casa Munnu è esposta alla emozioni, alla gioia, al dolore, all’amore, al pianto… è esposta alla vita, a tutti i suoi regali, anche quelli che non avremmo mai voluto ricevere. Casa Munnu è sopravvissuta ad un terremoto, ma è ancora in piedi, e intorno ora è pieno di fiori.

Biagio Guerrera

 

Biagio Guerrera
Nasce a Catania nel 1965, studia canto con Michiko Hirayama. È tra i fondatori del collettivo artistico Famiglia Sfuggita, con cui nel 1992 presenta, a Santarcangelo dei Teatri, Idda, poi inserita nella sua prima raccolta poetica dal titolo omonimo (Il Girasole, 1997). Nel 2003 partecipa alla realizzazione di Dalle sponde del mare bianco (Mesogea, 2003), insieme ai Dounia e al poeta tunisino Moncef Ghachem. Nel 2009 pubblica, Cori niuru spacca cielu (Mesogea) e nel 2011, Quelli che bruciano la frontiera (Folk studio ethnosuoni) insieme a Moncef Ghachem e alla Pocket Poetry Orchestra. Il suo interesse per la lingua siciliana lo ha portato a collaborare con il drammaturgo Carmelo Vassallo e a lavorare sui testi di Salvo Basso e Nino De Vita, firmando a lcune regie tratte da opere. Svolge un’intensa attività di curatore e operatore culturale in diverse associazioni (Associazione Musicale Etnea, Festival Internazionale di poesia Voci del mondo, Leggerete, SabirFest). Suoi testi sono stati pubblicati in varie riviste e antologie, in Italia e all’estero. Casa Munnu (Mesogea, 2021) è la sua ultima raccolta. Nel 2019 ha vinto il Premio Lerici Pea “Paolo Bartolani” su segnalazione di Andrea Camilleri e Manuel Cohen.

 

Puccio Castrogiovani
Nato a Catania nel 1962 da una famiglia di artisti e musicisti, comincia fin da piccolo a studiare il piano e a suonare il marranzano e la chitarra. Suona indifferentemente svariati strumenti etnici: dalle tastiere ai plettri, dai fiati alle percussioni. È uno dei fondatori del gruppo musicale I LAUTARI, con cui da oltre vent’anni svolge un’intensa attività concertistica e discografica. I Lautari si muovono nel solco della tradizione popolare e del suo rinnovamento con un progetto che pre-vede la ricerca e la rielaborazione di canti siciliani, ma anche la composizione di canzoni inedite nel rispetto dei motivi e delle forme tradizionali. Nel 2007 Puccio Castrogiovanni inizia la sua collaborazione con Roberto Zappalà e la compagnia zappalà danza, in occasione della realizzazione di “Instrument 1 <scoprire l’invisibile>”, spetta-colo di Roberto Zappalà realizzato nell’ambito di Etnafest Arte, per il quale Castrogiovanni ef-fettua un’originale ricerca sul marranzano. Lo spettacolo ancora in tour è stato rappresentato in tutto il mondo e ne sono state realizzate oltre cento repliche. Successivamente Castrogiovanni firma anche le musiche di “A.semu tutti devoti tutti”, creazione di Roberto Zappalà, che ha vinto il Premio Danza&Danza quale miglior spettacolo italiano 2009.

 

Riccardo Gerbino
Diplomato in Tradizioni Musicali Extraeuropee a indirizzo Indologico al Conservatorio A. Pedrollo di Vicenza, ha studiato percussioni latine con Rosario Jermano e percussioni arabe con Mohamed Fares. Continua ad approfondire lo studio del tablā con Pandit Sankha Chatterjee. Nel 2019 pubblica Il libro del tablā (Quarantanve Edizioni, 2019) Lavora dal 1996 col proprio gruppo, Dounia, con il quale ha inciso i cd New World (2002) e Monkey (2005), entrambi pubblicati da “il Manifesto”; Silent Town (Dounia & Marta Collica) per la Viceversa Records (2016), e Dalle sponde del mare bianco (Dounia e Moncef Ghachem) per Mesogea (2003). Oltre ai progetti dei quali è co-fondatore, Dounia, Luftig, Pocket Poetry Orchesra, e Quattro Canti, collabora in studio e dal vivo con musicisti di vari generi musicali, come: Luiza Brina, Gianni Gebbia, Alessandro Mannarino, Eyal Maoz, Marta Collica, Hugo Race, Sepiatone, Amato Jazz Trio, Cecilia Pitino, Juri Camisasca, Carmen Consoli, Brando, Flor, Carlo Muratori, Vincenzo Spampinato, Gen Rosso, Paolo Buonvino, Nakaira, e molti altri. Ha partecipando a numerosi festival in Italia e all’estero: Art Stays 2012, Ptuj, Slovenia; Sete Sóis Sete Luas 2007, Portogallo; Medvoices Fest 2005, Creta; Devotional Music Festival 2004, Istanbul; Journées Théåtrales de Carthage 2003, Sidi Bou Said, Tunis; Rossini Opera Festival 2002, Pesaro; Womad 2001, Reading, UK; 2° World Music Festival 2000, Belo Horizonte, Brasile; Womad 2000, Palermo; 1° World Music Festival 1998, Belo Horizonte, Brasile; Festival de Teatro Clàsico 1997, Isla Margarita, Venezuela.

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2024 | 15ª Edizione, Europa, Italia, Sicilia