Dal 20 settembre al 5 ottobre il Marranzano World Fest celebra i suoi 20 anni con un gran finale: tamburi erranti, poesia sonora e tradizioni reinventate.
L’ultima parte del festival invade la città e risuona tra teatri antichi, palazzi storici e piazze di Catania: la Sicilia che si apre al mondo, tra pietra lavica e nuove visioni sonore. A dare il via sarà l’anteprima al Teatro Romano con gli straordinari U-Theatre di Taiwan. Poi il festival si intreccia con Ursino Buskers, portando nelle strade di Catania la vitalità di murga, paranze e collettivi al femminile.
Dal 3 al 5 ottobre il cuore pulsante dei festeggiamenti: antichi repertori rinascimentali, nuove alchimie elettroniche, le voci e i suoni delle Due Sicilie, i maestri mondiali dei tamburi a cornice e le percussioni contemporanee. Un viaggio che attraversa epoche e geografie, unendo artisti internazionali e tradizioni mediterranee.
Un’esplosione di musica e incontri che trasforma Catania in una grande festa aperta a tutti.
dom21set19:0019:00 Sword of WisdomU-Theatre (Taiwan)Teatro Romano (Catania)free
PRENOTA ORA | Concerto Gratuito | (Posto Non Numerato) | Solo su prenotazione Energico, poetico, sospeso tra tradizione e
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Energico, poetico, sospeso tra tradizione e innovazione: Sword of Wisdom della compagnia taiwanese U-Theatre, unisce la potente tradizione delle percussioni alla danza e alle arti marziali ispirandosi ai versi buddhisti che raccontano il cammino del “Guerriero Illuminato” verso la realizzazione.
La sua narrazione si basa su quattro versi buddhisti:
«Un bastone, come la spada della saggezza; un bastone, come cercare un serpente nell’erba; un bastone, come il ruggito di un leone; un bastone, che non è un bastone».
Questi versi sono stati elaborati per illustrare il cammino del guerriero verso la realizzazione di sé. Egli affronta l’ignoto della vita, che genera paura, e da questa paura nasce la sua ricerca della saggezza. Impugnando la spada, il Coraggioso vede la propria debolezza, ma proprio impugnando la spada trova anche il coraggio necessario per affrontare la vita.
Attraverso anni di allenamento rigoroso e meticoloso, Sword of Wisdom è diventato un’opera teatrale completa che unisce arti marziali e tamburi con teatro, danza e musica.
L’aggiunta di suoni di legno e metallo rende la musica più articolata e sfaccettata.
L’integrazione del tamburo con bastone lungo e della danza sacra, noti per la loro precisione nei movimenti, dà vita a un’innovazione nell’arte della percussione: una combinazione di arti marziali e tamburo, con elementi coreografici integrati nel ritmo.
Sword of Wisdom contiene la quiete nel movimento e il movimento nella quiete; è al tempo stesso duro e potente, delicato ed etereo, trasmettendo un’illuminazione metafisica con un’energia primordiale, e creando un campo magnetico profondamente commovente di risonanza fisica e mentale per chi assiste.
U-Theatre è il principale gruppo di arti performative dell’Asia, rinomato a livello internazionale per le sue performance visivamente potenti che fondono percussioni, arti marziali, acrobatica, movimento sacro e musica. I loro spettacoli, come Sword of Wisdom, raccontano storie profonde, come il viaggio dell’“Audace” che affronta le proprie paure e scopre il coraggio interiore. Negli ultimi dieci anni, U-Theatre si è esibito sui palcoscenici più prestigiosi del mondo.
Il gruppo è celebre per la sua intensa disciplina, virtuosismo e per l’estrema bellezza e precisione del movimento, che nei suoi spettacoli percussivi incarna sia l’arte marziale cinese che la danza ritmica. Sword of Wisdom è uno spettacolo di percussioni che trasmette un suono calmo ma potente, ispirato a quattro versi buddhisti che descrivono il cammino del guerriero verso la realizzazione di sé. Il nome “U-Theatre” deriva da un carattere cinese che significa “eccellenza”, un termine storicamente riferito agli artisti professionisti della Cina antica.
Fondato nel 1988 da Liu Ruo-Yu, U-Theatre è stato influenzato dalla visione estetica e dai metodi di formazione di Jerzy Grotowski. Nel 1993 si unisce al gruppo Huang Chih-Chun come percussionista, integrando la meditazione nel cuore del percorso formativo della compagnia.U-Theatre integra ampiamente elementi di arti marziali, percussioni, meditazione, Tai Chi, guida spirituale, movimento sacro, musica, teatro, letteratura e rituali.
Questa fusione tra culture orientali e occidentali mira a superare i confini tra antico e moderno, dando vita a uno stile performativo unico noto come “Estetica U-Theatre”. Le loro creazioni sono profondamente radicate nella musicalità e nella consapevolezza corporea, intrecciate con i metodi di pratica del Dao.
21 settembre 2025 19:00
ven03oct20:0020:00 Cantar al ferroL’AquilegiaChiesa di Sant'Orsola
Cantar al ferroL’Aquilegia Teodora Tommasi, canto, arpa rinascimentale. Federico Rossignoli, scacciapensieri.
Teodora Tommasi, canto, arpa rinascimentale.
Federico Rossignoli, scacciapensieri.
Secoli addietro, il suono del ferro faceva parte della quotidianità; non solo quello che usciva dalla bottega del fabbro, o dal terribile cozzar di armi, ma anche quello del “canto” delle corde di una cetra, o della lamella di uno scacciapensieri.). Questi “ferri” accompagnavano spesso il canto in frottole, villanelle, brani devozionali o di tematica cavalleresca.
L’Aquilegia si propone di far rivivere alcuni elementi di un paesaggio sonoro, dal tardo Medioevo al primo Rinascimento, rimossi dall’ immaginario della musica antica, ma in realtà legittimi e addirittura irrinunciabili: lo scacciapensieri unito all’arpa antica e alla voce per accompagnare frottole e altre forme musicali.
L’Aquilegia ha come obiettivo la valorizzazione e la divulgazione di repertori del XVI secolo poco noti o sconosciuti, dal rilevante valore storico e artistico. Il duo è formato da Teodora Tommasi (diplomata in flauto dolce, arpa, canto rinascimentale e barocco, specializzata alla Schola Cantorum Basilensis e attiva in gruppi quali LaReverdie e Graindelavoix) e Federico Rossignoli (diplomato in chitarra e liuto, specializzato in strumenti minori del periodo rinascimentale). L’Aquilegia si è esibito in diversi festival, in Italia, Slovenia, Spagna, Germania, fra i quali ricordiamo l’International Ecos Festival di Murcia (per il quale sono stati selezionati come gruppo residente nel 2019), Festival Amici del quartetto Guido A. Borciani, Wunderkammer, Musica Cortese e altri. Loro esecuzioni sono state trasmesse da diverse emittenti radio-televisive (Rai Radio3, RaiFvg, RaiFvg-SLO, Tv Koper Capodistria…). Hanno curato (con la partecipazione di Francesco Gulic) le musiche per lo spettacolo teatrale Decamerone/Dekameron per il Dramma Italiano del teatro Zajca di Rijeka (Croazia, 2020/2021). Il duo ha inciso il suo primo cd Cantare al liuto (2020, Bottega Discantica), dedicato all’evoluzione del canto accompagnato al liuto lungo tutto il XVI secolo, seguito nel 2024 da Cantar al ferro, per scacciapensieri, arpe antiche e voce, dedicato al repertorio italiano del XVI secolo.
3 ottobre 2025 20:00
ven03oct21:3021:30 Marranzanite + My Friend DarioPalazzo Scammacca del Murgo (Catania)free
My Friend Dario propone beat che arrivano da paesaggi tropicali, chitarre che si infrangono sulla sabbia come piccole onde schiumose e synth maestosi che brillano
My Friend Dario propone beat che arrivano da paesaggi tropicali, chitarre che si infrangono sulla sabbia come piccole onde schiumose e synth maestosi che brillano come il sole. È questa la visione sonora di My Friend Dario, il progetto freestyle del DJ e produttore Dario Aiello Siciliano. Le sue sonorità rarefatte sono nate per accompagnare sia i momenti di relax che le danze più intense.Parte attiva della scena underground italiana, My Friend Dario si è affermato grazie a numerose uscite su etichette prestigiose come Hell Yeah Recordings e NuNorthern Soul. La sua musica ha accompagnato tramonti balearici, festival internazionali e club intimi, guadagnandosi un seguito fedele per il suo stile unico e riconoscibile.
3 ottobre 2025 21:30
Masters of Frame Drum Percussionisti di fama mondiale, maestri del tamburo a cornice, mondi sonori diversi uniti dall’amore per questi strumenti
Percussionisti di fama mondiale, maestri del tamburo a cornice, mondi sonori diversi uniti dall’amore per questi strumenti ancestrali, i Masters of Frame Drum presentano il loro nuovo spettacolo/evento in concomitanza con l’uscita del loro secondo disco e in assoluta anteprima: un vero e proprio “Incontro al vertice dei tamburi a cornice”.
Un programma ricco di contrasti: composizioni intricate, improvvisazioni, trame ritmiche e groove. Voci ancestrali, suoni inaspettati, intensi, a volte contemplativi e a volte ironici, senza prendersi troppo sul serio, lasciando che l’intensità del suono dei tamburi a cornice guidi loro e il pubblico in un luogo di condivisione spirituale ed emotiva.
Glen Velez (USA), unanimemente riconosciuto come il “Signore dei tamburi a cornice”, vincitore di 5 Grammy Awards. Una leggenda vivente che ha ispirato migliaia di percussionisti, colui che ha rivoluzionato il modo di concepire il tamburo a cornice. Un’icona senza paragoni che da decenni incanta il pubblico di tutto il mondo.
Andrea Piccioni (Italia), il “Maestro del tamburello”. Colui che ha dato nuova vita e nuove possibilità a questo antico strumento. Il suo tamburello è capace di sostenere il groove jazz accanto a Bobby McFerrin, oppure di collegare i ritmi ancestrali italiani con musicisti orientali.
Murat Coşkun (Germania/Turchia), il “Derviscio dei tamburi a cornice”. È un ambasciatore musicale che unisce le diverse culture del mondo attraverso i suoi progetti e la sua musica. Il suo drumming trae ispirazione dalla tradizione della musica sufi, combinata con il suo gusto e la sua immaginazione.
4 ottobre 2025 21:00
Concerto delle due Sicilie Il Concerto delle due Sicilie è il risultato dell’incontro tra l’illustre esponente del folk revival Patrizio Trampetti
Il Concerto delle due Sicilie è il risultato dell’incontro tra l’illustre esponente del folk revival Patrizio Trampetti (già fondatore della Nuova Compagnia di Canto Popolare)
con Alfio Antico (ha collaborato con Fabrizio De André Lucio Dalla,, Vinicio Capossela, Renzo Arbore, Carmen Consoli) e Jennà Romano (anima dei Letti Sfatti, produttore e autore di nomi di primo piano della musica e della letteratura italiana. Ha scritto per e con: Napoli Centrale, Fausto Mesolella, Erri De Luca, Lucio Dalla, Tricarico, Arisa, Francesco De Gregori, Peppe Lanzetta, Patrizio Trampetti). Insieme al contrabbassista Amedeo Ronga il quartetto da vita a una proposta musicale che affonda le sue radici nella musica di tradizione e nella forma canzone, il tutto legato al coinvolgente ritmo dei tamburi e a strumenti a corde particolari che si fondono con le sonorità psichedeliche degli anni ’70.
Rivisitazioni e brani inediti in un viaggio nella “fusione musicale” che realizza oggi, quello che nelle sperimentazioni, nella musica di tradizione, nella ricerca di nuove
sonorità, spesso venivano divise in generi musicali.
4 ottobre 2025 21:00
dom05oct21:0021:00 Percussio Mundifeat. Masters of Frame DrumPalazzo della Cultura (Catania)
Percussio Mundi Percussio Mundi nasce nel 1998 all’interno della classe di percussioni del Conservatorio Vincenzo Bellini di Catania, fondato e diretto da
Percussio Mundi
Percussio Mundi nasce nel 1998 all’interno della classe di percussioni del Conservatorio Vincenzo Bellini di Catania, fondato e diretto da Giovanni Caruso.
L’ensemble porta avanti un’intensa attività concertistica, eseguendo un repertorio che spazia dalla musica della tradizione etnico-popolare, alla classica, al jazz, sino alla più recente letteratura sperimentale contemporanea. Vanta numerose collaborazioni con artisti di fama internazionale tra i quali Alfio Antico, Glen Velez, Babà Sissoko, Peppe Consolmagno, Dave Weckl e diverse prime esecuzioni di compositori siciliani.
5 ottobre 2025 21:00
Celia Il progetto artistico “Celia” nasce da un lungo percorso di ricerca e composizione musicale condotto dall’eclettico compositore e pianista Maurizio
Il progetto artistico “Celia” nasce da un lungo percorso di ricerca e composizione musicale condotto dall’eclettico compositore e pianista Maurizio Curcio sui versi del poeta monrealese Antonio Veneziano (1543-1593) con la collaborazione di due giovani eccellenti interpreti vocali siciliane, Roberta Scacciaferro e Valentina Migliore.
Antonio Veneziano, uomo coraggioso, poeta fecondo, giurista abilissimo, dalla vita movimentata e ricca di avventure, il suo nome invase i confini della leggenda e della fantasia popolare e raggiunse la reputazione di mago.
Il repertorio poetico di Antonio Veneziano, scritto in lingua siciliana del ‘600, conserva una sorprendente attualità sia nel linguaggio che nella forma espressiva adottata.
Amico e compagno di prigionia di Miguel de Cervantes (durante la quale compose il “Libru primu di li canzuni siciliani” chiamata anche col nome “Celia”, misteriosa figura femminile destinataria di questi versi) fu il poeta e umanista più acclamato di cui si può gloriare la Sicilia nella metà del secolo XVI.
L’odierna “Celia” si configura come un ponte ideale tra passato e presente, favorendo la riscoperta di un patrimonio culturale fondamentale, superando le barriere linguistiche e intellettuali che spesso separano le nuove generazioni dalle radici della propria cultura.
musiche e canzoni sui versi di Antonio Veneziano
Maurizio Curcio pianoforte, voce, stick, laptop
Roberta Scacciaferro voce, percussioni
Valentina Migliore voce, percussioni, chitarra
con la partecipazione di:
Giuseppe Viola fiati
Angelo Battaglia strumenti a corde
e la partecipazione straordinaria di
Anton Giulio Pandolfo nel ruolo di Cervantes
produzione Le Baccanti
con il sostegno di
5 ottobre 2025 22:30
Nuhara Gabriele Bazza : Voce, Chitarra Elettrica, TamburelloFederico Pipia : Live Electronics, Shruti Box, Sonagli, IncudineMichele Piccione : Tamburi
Gabriele Bazza : Voce, Chitarra Elettrica, Tamburello
Federico Pipia : Live Electronics, Shruti Box, Sonagli, Incudine
Michele Piccione : Tamburi a Cornice, Kalebasa, Zampogna, Marranzani, Qraqeb, Voce
Dall’Arabo Nuwwar, fiore germoglio, passato al siciliano Nuàra attraverso il latino Nohara col significato di “orto”, è il nome del progetto condiviso da tre musicisti siciliani, Michele Piccione (etnomusicologo polistrumentista), Federico Pipia (musicista elettronico e producer, anche noto con l’alias Pipya) e Gabriele Bazza (chitarrista e cantante specializzato in tecniche vocali tradizionali).
Il progetto Nuhara si propone di “rigenerare” antichi canti e musiche della tradizione orale siciliana, documentati sul campo da vari studiosi ed etnomusicologi a partire dagli anni Cinquanta del Novecento. Partendo da una selezione di materiali d’archivio, il trio propone un lavoro di riscrittura che ibrida un approccio filologico ad arrangiamenti elettronici ed elettroacustici, con sonorità provenienti sia dal mondo IDM e dance contemporaneo, sia dagli esempi della musica d’avanguardia degli ultimi decenni.
Attraverso questo processo i brani vengono risemantizzati entro un nuovo quadro espressivo, creando un ponte fra un un mondo arcaico ormai perduto e una contemporaneità che di quel passato non può smettere di nutrirsi.
Nuhara crea uno spazio di dialogo musicale e antropologico attraverso l’uso della musica elettronica, di vari strumenti tradizionali dell’area siculo-mediterranea e delle tradizionali tecniche esecutive. I suoni che narrano il vissuto di una Sicilia in parte dimenticata e consegnata alla Storia rinascono come un germoglio, un frutto eteromorfo, che assume una nuova forma rispetto al seme che lo ha generato.
Questa ricerca artistica è stata resa possibile grazie alla collaborazione con Sergio Bonanzinga (professore ordinario di Etnomusicologia nell’Università di Palermo), che ha reso disponibili documenti sonori e filmati fondamentali a sostanziare questo progetto.
Sbògghia (Cantu ri Pisatura)
Il primo singolo, Sbògghia (Cantu ri Pisatura), in uscita il 2 Ottobre per Trovarobato e IPE IPE, presenta sia le sonorità che le tematiche del progetto (i canti legati al mondo del lavoro), preannunciando la linea di ricerca delle prossime uscite.
In una sorta di processo alchemico, gli elementi propri del ciclo del grano emergono attraverso elaborazioni sonore e strumenti che rievocano la ritmicità ergologica di un immaginario appartenente alla memoria e al passato. Nel brano si confrontano strumenti tradizionali dell’area mediterranea, bendir e sonagliere, con strumenti elettrici ed elettronici, creando un sincretismo sonoro in cui gli elementi si alternano continuamente. Come un filo rosso tra le generazioni, l’eco di un canto all’aia registrato da Alan Lomax emerge alla fine del brano: è la voce del nonno di Michele Piccione, polistrumentista del trio (documento offerto dal Centro Studi Alan Lomax di Palermo).
Note antropologiche: Da un punto di vista etnomusicologico, è uno di quei canti che accompagnava l’azione della trebbiatura del frumento, che si svolgeva ricorrendo all’aiuto di quadrupedi (muli, cavalli o buoi), che pestavano i covoni sull’aia per separare il grano dalla paglia. Il termine “pisatura” infatti deriva dal verbo latino pinsāre, che significa appunto pestare o battere. Questa azione era accompagnata da espressioni vocali che andavano da una sorta di declamazione gridata al canto vero e proprio, la cui funzione era quella di sollecitare gli animali, alleviare la fatica e garantirsi la protezione di entità sacre (santi, angeli ecc.).
Credits
Composizione : Federico Pipia, Michele Piccione
Arrangiamento : Federico Pipia, Michele Piccione, Gabriele Bazza
Produzione Artistica : Federico Pipia
Registrazioni : Michele Piccione, Federico Pipia
Voce : Gabriele Bazza
Bendir, Percussioni : Michele Piccione
Elettronica, Chitarra Elettrica: Federico Pipia
Cover : Federico Pipia
Mix, Mastering : Andrea Trona
Labels : Trovarobato, IPE IPE
Distribuzione : The Orchard
Il brano prende ispirazione dal documento sonoro “Sbògghia Ch’è Fattu Iornu” rilevato da R. Acquaviva e S. Bonanzinga contenuto nel volume “Musiche e Tradizioni Orali a Buscemi” (Archivio Sonoro Siciliano, 2004)
Un ringraziamento al Centro Studi Alan Lomax di Palermo per avere fornito il documento del Canto All’Aia registrato nel 1953 a Geraci Siculo (PA)
5 ottobre 2025 23:30